Ad Agrigento un cornicione è crollato in via Neve, nel centro storico. Gli altri invece sono stati dirottati tra gli ospedali “San Giacomo d’Altopasso” a Licata e “San Giovanni di Dio” ad Agrigento. Rubate stecche di sigarette, qualche banconota, le monete custodite in cassa, e una macchinetta cambio monete. Indaga la Polizia. Nel corso delle perquisizioni a carico di entrambi sono state scoperte e sequestrate 175 cartucce, di cui 150 calibro 10 e 25 calibro 7, 3 grammi di hashish, e un coltello a serramanico di 20 centimetri. Salvatore Guarragi assolto. Sapienza ha confessato e adesso è libero. 18 luglio, La giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Gianfranca Infantino, ha condannato a 1 anno e 2 mesi di reclusione Gerlando Sollano, 79 anni, di Agrigento. 29 maggio, La giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, a conclusione del giudizio abbreviato, ha condannato a 10 mesi di reclusione, pena sospesa, Gerlandino Alaimo, 20 anni, di Agrigento, imputato di detenzione e spaccio di stupefacenti. 23 aprile, Il Tribunale di Agrigento, accogliendo le tesi del difensore, l’ avvocato Luigi Troja, ha assolto Giuseppe La Mendola, 23 anni, di Grotte, disoccupato e incensurato, sorpreso dai Carabinieri in possesso di 14 chili di rame di non giustificata provenienza e sospettato di essere stato rubato al cimitero. Tiratura 13.500 COPIE Direttore responsabile Eros Maccioni Editrice la Piazza Piazza G. De Fabris 51 36055 Nove VI T. 0424.219185 F. 0424.230140 . Il Tribunale di Agrigento ha convalidato l’arresto di Falzone e gli ha imposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. 15 giugno, I poliziotti del Commissariato di Licata, agli ordini di Marco Alletto, hanno arrestato Angelo Buscemi, 38 anni, bracciante agricolo, sorpreso in un suo locale, in contrada Piano Vincenzo, in possesso di una pistola Beretta calibro 22 con matricola abrasa, ben oliata e funzionante, con caricatore inserito rifornito con 8 colpi calibro 22, e poi altre 20 cartucce dello stesso calibro. I bidelli hanno allarmato la preside e poi il 113. Si ipotizza la morte per cause naturali, forse un infarto. Secondo il Tribunale nisseno : “E’ necessario procedere all’identificazione e alla loro iscrizione sul registro degli indagati di tutti i radiologi che intervennero ad effettuare degli accertamenti diagnostici, e dei medici del pronto soccorso che ebbero in carico la paziente”. Sono stati applicati, in particolare, gli “Avvisi Orali” a 6 persone, tra Porto Empedocle, Agrigento, Bivona e Licata. I due sono stati ammanettati al culmine di un inseguimento iniziato in via Saline dove la Polizia è intervenuta perché allarmata da un anziano costretto a fronteggiare due persone impegnate nella cosiddetta truffa dello specchietto. Perseguiremo senza sconti e nelle opportune sedi quanti si oppongono al ripristino delle situazioni di diritto”. Ancora in corso di quantificazione il bottino. Il proprietario, nonostante la pistola puntata contro, ha reagito lanciando alcuni oggetti addosso ai delinquenti inducendoli a fuggire a mani vuote. E poi a Grotte è stato denunciato un uomo di 28 anni, sorpreso alla guida di un’automobile senza patente perché gli è stata revocata. 4 marzo, A Burgio, nelle campagne, in contrada Campello, ha subito un incendio la casa di campagna di proprietà dell’ex sindaco di Burgio, Giuseppe Maniscalco. 26 giugno, A Licata, all’ Ospedale “San Giacomo d’Altopasso”, è morto Girolamo Bonvissuto, 89 anni. Indaga la Polizia. Gianfranco Taranto, 63 anni, di Palermo: 18 anni di reclusione. La prima udienza è in calendario il 29 gennaio prossimo innanzi al Tribunale monocratico di Messina. Si tratta di Diego Massimo Salinitro, 43 anni, operaio di Gela, gestore di una discoteca a Cammarata dove da mesi si è spacciato per un colonnello dei Servizi Segreti. A carico di Giacomo Lauricella Luca, 53 anni, di Favara, è stato chiesto 1 anno e 8 mesi di reclusione. Poi si è risaliti al bracciante. Lucio Francesco Vazzano 4 anni. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e la Polizia che indaga. Il tutto è stato sequestrato. Il ragazzo è stato trasportato all’ ospedale di Sciacca dove è stato operato per l’estrazione di un piombino nell’addome. 21 gennaio, Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha rinviato a giudizio un uomo di 52 anni di Porto Empedocle, imputato di violenza sessuale su minore, arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Agrigento e dai poliziotti del Commissariato di Porto Empedocle che hanno ravvisato a carico dell’ empedoclino anche il reato di detenzione di materiale pedo – pornografico, per il quale procederà, per competenza, la Procura di Palermo. Poi, sono entrate dentro casa e si sono accorti che l’appartamento, tutto a soqquadro, è stato svaligiato. Alaimo è stato difeso dall’ avvocato Daniele Re. Agli arresti domiciliari, con l’ obbligo di indossare il braccialetto elettronico, è stato ristretto, dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Agrigento, l’ imprenditore agrigentino, Marco Campione, titolare dell’ omonimo gruppo imprenditoriale e presidente della società Girgenti Acque, che gestisce il servizio idrico nell’agrigentino. Indagano i Carabinieri. Nel dettaglio sono stati effettuati 188 accertamenti nella zona del Villaggio Peruzzo e San Leone da cui è emerso che 69 utenze scaricano direttamente nel fiume Akragas, 86 sono sprovvisti di autorizzazione allo scarico e 33 posseggono l’autorizzazione allo scarico. L’ uomo avrebbe anche indotto gli stessi minori a lui affidati a bere alcol, a fumare hashish e ad assistere alla proiezione di film porno. 22 giugno, A Licata, in via Palma, nottetempo, una bomba molotov è stata lanciata contro il prospetto esterno di una casa abitata da un anziano pensionato. Secondo la Procura della Repubblica di Agrigento e i Carabinieri del Nucleo tutela della salute di Palermo, sarebbero state compiute delle irregolarità : avvisi di garanzia, poi le indagini per turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture e abuso d’ ufficio, poi anche due arresti ai domiciliari il 10 giugno 2013 e uno dei 2 annullato 4 giorni dopo, il 14 giugno, e poi il processo innanzi al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto. 22 luglio, Lungo la strada statale 640 Agrigento – Caltanissetta, sul rettilineo Grottarossa, un commando ha assaltato un camion. Indagano i Carabinieri. Il bottino, soprattutto oggetti preziosi, ammonta a circa 10 mila euro, tra orologi, collane, anelli, bracciali ed orecchini. 23 gennaio, A Campobello di Licata i Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato, Giuseppe Taibi, 45 anni, macellaio, per furto aggravato di energia elettrica allorchè ha allacciato abusivamente alla rete elettrica l’impianto della propria attività commerciale nel centro di Campobello. 30 maggio, Ad Agrigento i poliziotti della Squadra Volanti, agli ordini di Tommaso Amato, hanno denunciato 5 persone, tra cui un minorenne e un extracomunitario, protagoniste di una rissa che si è scatenata quando, in via Atenea, l’extracomunitario si è affacciato dalla finestra di casa sua invitando al silenzio, essendo notte, i 4 agrigentini, verosimilmente preda dei fumi dell’ alcol. L’africano si è anche scagliato contro i militari quando sono giunti sul posto. 2 aprile, La Corte d’Appello di Palermo ha confermato la sentenza del primo luglio 2014 del Tribunale di Agrigento che ha condannato a 13 anni e 6 mesi di carcere Calogero Falsone, 48 anni, di Campobello di Licata, fratello del boss Giuseppe, accusato di tentato omicidio aggravato ed estorsione aggravata a danno di due pastori, allorche’ avrebbe sparato contro Constantin Talmaciu, 26 anni, pastore romeno, scampato all’attentato fuggendo, e avrebbe minacciato altri due pastori per questioni di pascolo su terreni. Restivo, nel corso di un controllo in via Mazzini su un autobus di linea proveniente da Palermo, è fuggito a piedi, è stato inseguito, perquisito e sorpreso in possesso di 4 grammi di eroina pura, divisa in 2 ovuli. L’ oggetto del processo risale al 2011 quando l’avvocato Giuseppe Arnone ha citato in giudizio gli ingegneri Rizzo e Platamone chiedendone la condanna al risarcimento di 5 milioni di euro al Comune di Agrigento per un presunto danno che sarebbe derivato dall’inquinamento del fiume Akragas ed alle acque di balneazione del mare di San Leone. 27 giugno, A Palma di Montechiaro i Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato Gaetano Vella, 50 anni, disoccupato, allorchè nel quartiere “Arena delle Rose”, nel centro storico, Vella, in evidente stato di alterazione psicofisica, ha minacciato i suoi familiari maneggiando una pistola revolver calibro 44 Magnum, e ha danneggiato a calci l’ ingresso dell’ abitazione. 8 novembre, A Joppolo Giancaxio i Carabinieri hanno denunciato, per illecito smaltimento di rifiuti, G R, sono le iniziali del nome, 49 anni, autista, perché in contrada “Manicalunga – Poio del Signore” è stato sorpreso a versare sul proprio terreno, tramite un tubo di plastica lungo 4 metri, 5mila litri di liquido vegetale, proveniente da un frantoio del luogo. Si tratta di Carmelo Puma, Salvatore Cacioppo, Silvano Bennardi, Antonino Giordano, Giuseppe Lo Raso, Alfredo Ferrigno, e Antonino Ruvolo. Mercoledì scorso, 24 giugno, il pensionato, a bordo di una Vespa lungo la statale 115, si è scontrato con un’automobile in marcia nella corsia opposta. 24 agosto, A Licata i poliziotti del locale Commissariato hanno arrestato per resistenza, oltraggio, minaccia a Pubblico ufficiale e ubriachezza molesta un muratore Vincenzo Cannizzaro, 59 anni, licatese residente in Germania, e da alcuni giorni rientrato a Licata per le ferie estive. La donna sarebbe parente della persona denunciata per stalking. Cucchiara è stato imputato di istigazione nel reato. Il sindaco ha subito allarmato la Polizia e poi insieme al vice comandante dei Vigili urbani si è recato sul posto dove nel frattempo sono intervenuti i poliziotti che hanno intercettato i ladri, che sono scappati, e hanno recuperato la refurtiva gettata a terra. Infatti, l’automobile utilizzata, una Bmw, è stata rubata a Gela e sarebbe la stessa Bmw utilizzata come ariete per sfondare le saracinesche a Favara. Fabrizio Messina 4 anni. Una coppia di turisti stranieri ha denunciato ai Carabinieri di essersi tuffata in acqua e poi, al rientro sulla battigia, si è accorta di avere subito il furto dello zaino con dentro soldi, documenti di riconoscimento, bancomat, carte di credito e anche i biglietti dell’aereo per il ritorno. A favore di Carmelo Bellavia e di Antonio Costa è stata esclusa l’aggravante di avere agevolato Cosa Nostra. 16 aprile, A Santa Elisabetta, nel centro storico, in via Cristoforo Colombo, in una casa è esplosa una bombola del gas. La donna, di 24 anni, nottetempo, sarebbe stata costretta a seguire in automobile l’ex fidanzato per un chiarimento, e, al rifiuto di lei a recuperare il rapporto, sarebbe stata picchiata da lui e abbandonata in strada. A Ribera i Carabinieri hanno arrestato Maria Sedita, 45 anni, per evasione, allorchè, sebbene sottoposta agli arresti domiciliari, è stata sorpresa fuori dalla propria abitazione. Il giudice inoltre ha disposto un risarcimento di 650 mila euro. 23 giugno, A Favara, in via Olanda, una Renault Modus, di proprietà di una ditta di restauri ma in uso ad un operaio, ha subito un incendio. I Carabinieri hanno arrestato ai domiciliari Salvatore Rallo, 29 anni, bracciante agricolo, Antonino Rallo, 62 anni, pensionato, Carmelo Catania, 46 anni, bracciante agricolo, Giuseppe Catania, 52 anni, pensionato, e Gioacchino Cani, 52 anni, bracciante agricolo. 18 aprile, I poliziotti della Divisione anticrimine della Questura di Agrigento, agli ordini di Giovanni Giudice, insieme a Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia provinciale, hanno denunciato un uomo di Ravanusa di 59 anni, C G sono le iniziali del nome, titolare di un’ area adibita a deposito di materiale di risulta e che risponderà di violazione di sigilli, gestione illecita di rifiuti e discarica non autorizzata di rottami di autovetture, ferro e altro materiale pericoloso, combustione illecita di rifiuti pericolosi e non, e attività di autodemolizione priva di autorizzazione. 9 ottobre, Oltre 200 tra appartamenti e terreni confiscati alla mafia sono stati consegnati, per essere destinati all’emergenza abitativa o a finalità sociali, agli amministratori di 24 Comuni delle province di Siracusa, Catania, Messina, Ragusa, Agrigento, Caltanissetta ed Enna dal direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla mafia, il prefetto Umberto Postiglione. Un residente nella zona si è accorto del fumo e ha allarmato i proprietari. 26 gennaio, Ad Agrigento vi sono 3 indagati a seguito dell’ incidente che lo scorso 30 novembre 2014, in via Papa Luciani, ha provocato la morte di Antonio Circo, 86 anni, incastrato tra il pianerottolo di un appartamento e l’ascensore risalita bruscamente dopo essere giunta al settimo piano. Però, il sindaco ne ha riconosciuto uno e ha indicato il nome alla Polizia. Stagno, insieme a 2 amici studenti di 20 e 17 anni, la notte tra il 26 e il 27 gennaio 2013 è stato arrestato dai Carabinieri perché sorpresi dopo avere asportato 10 chilogrammi circa di cavi elettrici in rame dall’impianto sportivo, di proprietà del Comune di Grotte in via Pertini. Daina Michele, ragioniere e dipendente di Girgenti Acque, domiciliari e braccialetto, I dipendenti se ne sono accorti, hanno allarmato la Polizia, e il 25enne è stato denunciato per furto aggravato. Giglione sarebbe stato ucciso con 6 colpi di arma da fuoco al braccio e alla testa. I due presunti ladri, con il probabile aiuto di altre persone, avrebbero poi venduto nel mercato irregolare le quantità di gasolio prelevate dalle imbarcazioni saccensi. Il presidente ha allarmato la Polizia che è intervenuta e ha acquisito il file dal telefonino. Infatti, si tratta dell’ inchiesta battezzata “Veleno”, perché velenosa, tanto da provocare la morte, sarebbe stata la dose di eroina assunta dalla donna. 13 posti di blocco. I titolari hanno allarmato la Polizia. Sulle carte d’identità allegate alle richieste di finanziamento sono stati scritti i dati anagrafici esatti degli ignari acquirenti e la foto invece è stata degli autori delle truffe. 9 marzo, A Racalmuto, nel centro storico, in Via dei Mille, nottetempo ha subito un incendio l’automobile Volkswagen Golf di una medico in servizio all’ospedale di Gela. Allarme rientrato. Trova la tua occasione su Annunci.net: centinaia di Offerte di Lavoro cameriera pub in tutta Italia con aggiornamenti quotidiani. Il proprietario ha denunciato danni per 5mila euro coperti da assicurazione. Ai denunciati è stato sequestrato tutto il materiale, attrezzature e pescato abusivo, soprattutto ricci di mare. Hanno svuotato le cassette dei distributori automatici di caffè e merendine. Poi, è stata chiesta l’assoluzione per l’ ex componente del Consiglio direttivo, Giuseppe Sorce, 59 anni, di Favara, perché non vi sarebbe nella sua condotta il dolo intenzionale. Vigili del fuoco e Carabinieri non escludono nessuna pista investigativa. Ebbene, adesso il Giudice per le udienze preliminari, Stefano Zammuto, ha condannato l’africano a 18 anni di carcere. La donna, dopo l’evasione, è fuggita in auto, e, al culmine di un rocambolesco inseguimento, è stata bloccata e tratta in arresto nei pressi di contrada Petrusa, lungo la strada statale 640 Agrigento – Caltanissetta. 26 ottobre, Ad Agrigento la chiesa evangelica cristiana a Villaseta è stata visitata dai ladri che l’hanno danneggiata e saccheggiata di arredi vari, due casse acustiche, una cassetta porta attrezzi e alcuni estintori. Anche i clienti assicurati avrebbero subito un danno perché hanno pagato il costo del bonifico bancario del premio a favore della società di assicurazioni esterna alla Banca. Poi 15 anni di carcere ciascuno per Ettore Allegro, 50 anni, di Caltanissetta, Pietro Capraro, 34 anni, di Agrigento, Gaetano Licata, 30 anni, di Agrigento, Bruno Pagliaro, 23 anni, di Porto Empedocle, e Gerlando Russo, 40 anni, di Agrigento. Indaga la Polizia. I cani e tanti volatili sono stati sottoposti a sequestro e affidati in custodia al personale del Distretto veterinario. I pacchi, in polistirolo, a forma di cubo, sono stati parte dell’ornamento dell’abete di 15 metri. Salario reale competitivo. 9 gennaio, Angelo Azzarello, 26 anni, di Palma di Montechiaro, detenuto perché indagato per l’omicidio della sua compagna, Alina Condurache, 22 anni, originaria della Romania e residente a Naro, ha confessato di essere stato l’autore del delitto, compiuto la notte tra il 3 e il 4 dicembre scorso a Palma di Montechiaro, in contrada Cipolla. E allora la delibera e il contratto violano le norme del regolamento di funzionamento dell’ Unione Platani – Quisquina – Magazzolo e le norme del testo unico Enti locali che vietano all’ amministrazione di ricorrere a personale esterno tramite nuovi contratti di lavoro per incarichi come l’ incarico affidato a Marinello. Lui, Vigile del fuoco, già sospeso dal servizio, è stato denunciato ai Carabinieri il 30 settembre 2011 dalla madre di un bambino di 11 anni. L’episodio risale al 9 agosto del 2009, innanzi ad una panineria a San Leone, dove Cinquemani e la sorella hanno festeggiato il loro compleanno insieme ad alcuni amici. L’autista del pullman, Gerlando Greco, 54 anni, di Santa Elisabetta, è morto. Lui ha spesso confessato su Facebook i problemi con lei. E la sede operativa della banda sarebbe stata a Caltanissetta. I 4 hanno arraffato gioielli, soldi e un televisore, e poi sono fuggiti rubando la Fiat Punto del padrone di casa. 29 aprile, A Licata, in via Gela, la Polizia ha arrestato un romeno di 25 anni sorpreso a rubare nel supermercato “Eurospin”. Tramite la complicità degli organi preposti al controllo delle procedure, sono stati presentati falsi contratti di affitto o di comodato dei terreni intestandoli a persone compiacenti e ottenendo così i finanziamenti agricoli dall’ Unione europea. Arrestati anche il direttore dell’ Agenzia delle Entrate di Agrigento, Pietro Pasquale Leto, e alcuni impiegati. Petrotto e Ambrosetti, pubblicando 3 articoli, avrebbero offeso la reputazione di Giuseppe e Lorenzo Catanzaro, socio e legale rappresentante della “Catanzaro costruzioni”, operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti. 26 marzo, Prima un solo morto. Dividere l'impasto ottenuto in due diverse ciotole. Il danno ammonta ad alcune migliaia di euro. Indagini in corso. Il bottino ammonta ad alcune centinaia di euro, un telefonino cellulare, un piccolo computer portatile, un paio di occhiali da sole di marca, documenti d’identità ed altri effetti personali. P P è recluso in carcere ad Agrigento. L’ auto è stato ritrovata in contrada Minaga con il tagliando dell’ assicurazione contraffatto. 17 aprile, A Porto Empedocle, la Capitaneria, su ordine della Procura, ha arrestato un pescatore per resistenza, aggressione e violenza a Pubblico ufficiale. Le urla della donna, che ha lanciato contro l’uomo anche i sacchetti della spesa, hanno indotto l’extracomunitario a scappare. Alle indagini e agli accertamenti hanno collaborato Polizia provinciale e Arpa protezione ambiente. I tre, sui quali pende una richiesta di rinvio a giudizio, rispondono di concorso nei reati di bancarotta fraudolenta, truffa aggravata e intestazione fittizia di beni, con oggetto società dichiarate fallite dal Tribunale di Sciacca il 31 luglio 2012. Indagano i Carabinieri. 19 maggio, A Licata i Carabinieri hanno arrestato Enzo Cuttaia, 53 anni, perché lo scorso 16 maggio avrebbe violato la misura dei domiciliari alternativa alla reclusione in carcere dove adesso Cuttaia è recluso. Agli arresti domiciliari sono ristretti Giuseppina Caltagirone, 28 anni, di Ribera, e Barbara Giallanza, 39 anni, di Palermo. 7 febbraio, A Canicattì, al Viale della Vittoria, un bandito, a volto scoperto e armato di taglierino, ha rapinato la Banca Popolare Sant’Angelo. Indagano i Carabinieri. Due automobili e un furgone per il trasporto carni sono stati bruciati. Complessivamente sono stati già controllati 42 extracomunitari. Le iniziali del suo nome sono B J, 23 anni di età, e dal compimento del 18esimo anno di età ha collezionato, in soli 5 anni, ben 10 denunce per guida senza patente. Lo stesso Salvatore Petrotto commenta : “Giuffrida mi ha teso una trappola per incastrarmi, pensando così di sbarazzarsi di uno come me che aveva instaurato con Girgenti Acque un contenzioso, per difendere gli interessi del Consorzio pubblico Tre Sorgenti di Canicattì, di cui è parte anche Racalmuto. Adesso, i cacciatori di rame hanno assaltato finanche il cimitero Bonamorone di Agrigento dove, approfittando della mancanza di telecamere di video – sorveglianza e della mancanza di un sistema di allarme collegato di notte con i centralini delle forze dell’ ordine, hanno razziato rame dappertutto e in modo alquanto sacrilego. Callea Piera, funzionaria all’ Agenzia delle Entrate di Agrigento, moglie di Giuseppe Castronovo, e che, insieme al marito, avrebbe superato falsamente esami alla Unipegaso di Peretti, con obbligo di presentazione ai Carabinieri, Di Gioia sarebbe stato tramite tra l’allora capo di Cosa nostra agrigentina, Giuseppe Falsone, e i vertici di Cosa nostra palermitani dell’ epoca, Bernardo Provenzano, Antonino Rotolo, Carmelo e Giovanni Cancemi, assumendo il ruolo di referente nella gestione di attività economiche nel settore della grande distribuzione alimentare e dell’edilizia, acquisendo commesse ed appalti in ragione della sua appartenenza al sodalizio mafioso. Ebbene, poche ore dopo, i 2 autocompattatori, utilizzati per la differenziata e per la raccolta dei rifiuti nelle zone del centro storico di Campobello, sono stati ritrovati, abbandonati lungo la strada statale 123 per Canicattì. Registrazione audio della manifestazione "Sicilia 2.0 - Cambiamenti (2ª giornata)", registrato a Palermo sabato 9 . Indagini in corso, tra ipotesi dolosa o episodio accidentale. I 3 sono stati sorpresi a smantellare centinaia di bulloni e altro materiale di raccordo della strada ferrata. 2 ottobre, Il Tribunale di Sciacca ha condannato a 5 anni di carcere un giovane di 25 anni imputato di violenza sessuale e lesioni a danno di una ragazza agrigentina, sua ex fidanzata. Si tratta di un romeno da tempo residente a Canicattì, il quale, dopo l’impatto, anziché arrestare la corsa e prestare soccorso, è fuggito al volante della sua Bmw. Petrotto, su LinkSicilia diretto da Ambrosetti, ha sostenuto che lo scioglimento del Comune di Racalmuto per infiltrazioni mafiose sarebbe stato pilotato dalle lobby dei rifiuti, a vantaggio dei propri affari. L’ assoluzione è stato chiesta per Antonio Gastoni, 36 anni, di Porto Empedocle, e per Carmelo Fratacci, 22 anni, di Porto Empedocle. 20 settembre, A Palermo, all’ ospedale “Villa Sofia”, nel reparto “Trauma center”, dopo 21 giorni di agonia, è morto Gabriele Chiaramonti, 36 anni, di Agrigento, vittima di un grave incidente stradale domenica 30 agosto a Menfi, in via della Riviera, dove l’ imprenditore commerciale agrigentino, molto conosciuto e apprezzato per la sua intraprendenza gioviale, si è ribaltato alla guida di una Smart.

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